Visioni
L’epifania della sconfitta nel mondo «fragile» dei supereroi
Al cinema «Glass» M. Night Shyamalan, una riflessione sul genere e sul nostro tempo più che un sequel di «Unbreakable». David, Elijah e Kevin si incontrano tra specchi, labirinti e telecamere di controllo
Samuel L. Jackson e James McAvoy in «Glass».
Al cinema «Glass» M. Night Shyamalan, una riflessione sul genere e sul nostro tempo più che un sequel di «Unbreakable». David, Elijah e Kevin si incontrano tra specchi, labirinti e telecamere di controllo
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 17 gennaio 2019
Glass come vetro, superficie su cui le immagini si riflettono, intere o in frammenti, rimbalzano, si moltiplicano, si confondono, un puzzle mai uguale. E Glass il nuovo film di M.Night Shyamalan (il cui doppiaggio mette in crisi ogni certezza rispetto alla sala oggi) – che ammicca al soprannome di uno dei protagonisti – è come una di queste lastre lucenti colpita da una pietra che l’ha mandata in mille pezzi, caleidoscopio di sensi e di immaginari di ispirazione cubista che gioca col passato e col futuro ma soprattutto con la dolcezza – oggi quasi insostenibile – di un sogno del...