Cultura
L’epopea di strada di Crash Kid, tra gli anni Settanta e New York
Street culture Attraverso la figura di Massimo Colonna, nel volume "Crash Kid. A Hip Hop Legacy", a cura di Napal e Matundu (Drago Publisher) emerge la storia dell’Hip-Hop romano e italiano degli scorsi decenni
Murales dedicato a Crash Kid
Street culture Attraverso la figura di Massimo Colonna, nel volume "Crash Kid. A Hip Hop Legacy", a cura di Napal e Matundu (Drago Publisher) emerge la storia dell’Hip-Hop romano e italiano degli scorsi decenni
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 14 marzo 2020
Crash Kid. A Hip Hop Legacy, a cura di Napal e Matundu (Drago Publisher, pp. 329, euro 70) è un libro fondamentale per chi vuole documentarsi sull’Hip-Hop romano e italiano nei decenni a cavallo degli anni ’80 e ’90. Attraverso la figura di Massimo Colonna e le testimonianze di chi è vissuto al suo fianco, si apre una finestra sui protagonisti di una composita cultura di strada. IMPERNIATO su un’infrastruttura fatta di proteiformi e discordanti mappature biografiche, l’Hip-Hop sin dalle origini nordamericane si formalizza in un complesso sistema di legami sociali ed etnici da cui deriva una duplice realtà. Da...