Visioni
L’epopea di «Ultimina» e la storia dell’Italia
Festival Il nuovo film di Jacopo Quadri, in concorso a Idfa, segue la vita della protagonista attraverso le sue parole. Contadina, ottantenne, nella narrazione di sé Ultimina restituisce una memoria collettiva con la forza dell’umorismo
Ultimina nel film
Festival Il nuovo film di Jacopo Quadri, in concorso a Idfa, segue la vita della protagonista attraverso le sue parole. Contadina, ottantenne, nella narrazione di sé Ultimina restituisce una memoria collettiva con la forza dell’umorismo
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 26 novembre 2020
Ultimina l’avevano chiamata così perché pensavano che dei numerosi figli fosse l’ultima ma dopo, ride lei, ne è arrivata un’altra. Quei figli, come nelle fiabe, erano forza lavoro, servivano in campagna, a stare fuori con gli animali: «Chissà perché ci facevano se poi dovevamo faticare così» ricorda lei. Che ancora si sente pizzicare addosso la maglia ispida di lana, le calze lunghe che la dovevano proteggere nei campi, al pascolo e invece si bagnavano e facevano male. A scuola non c’è andata, solo un paio d’anni, a scrivere e a leggere ha imparato un po’ così, da sé, mai bene...