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L’equivoco della «pace giusta»
Guerre È accettabile posticipare l’obiettivo, nell’attesa che si creino (sul campo di battaglia) le condizioni per propiziare il risultato? La pace va perseguita attraverso il diritto
La corte internazionale di giustizia dell'Aia nei Paesi Bassi
Guerre È accettabile posticipare l’obiettivo, nell’attesa che si creino (sul campo di battaglia) le condizioni per propiziare il risultato? La pace va perseguita attraverso il diritto
Pubblicato 23 giorni faEdizione del 30 ottobre 2024
Una pace giusta. Tutti la vogliono, tutti la cercano, tutti la invocano. Lo ha fatto, da ultimo, il segretario generale dell’Onu al summit dei Brics, auspicando una soluzione negoziata della guerra in Ucraina. La reclama da mesi Zelensky, in chiave diversa, per opporsi a ogni e qualsiasi trattativa che ponga fine alla guerra. L’ha chiamata in causa anche Carola Rackete per giustificare il proprio voto al Parlamento europeo a favore dell’uso delle armi occidentali per colpire in profondità il territorio russo. Netanyahu, invece, nel suo intervento all’Onu di un mese fa, si è limitato a dichiarare – con l’improntitudine che...