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L’eredità africana dell’Europa

L’eredità africana dell’Europa«Il chiaro e lo scuro», il libro di Gianfranco Salvatore

Libri/I lasciti culturali dei primi schiavi neri giunti nel nostro continente L’influenza diffusa e pervicace su forme sonore popolari e sulla classica, lo racconta Gianfranco Salvatore in «Il chiaro e lo scuro»

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 27 agosto 2022
Un fiotto intenso e «altro» di musica, immagini, danza, invenzione linguistica scorre, come un fiume carsico, sotto la crosta dura, apparentemente impenetrabile della nostra cultura, rinascimentale e barocca, protomoderna o già avviata a falcate lunghe e prepotenti nella modernità più vicina a noi, quella alle soglie dell’Illuminismo. L’«altro» da noi che poi in musica si ritrova oggi in quasi ogni profilo melodico-ritmico di una qualsiasi canzone si chiama Africa. Lo trovate anche, ad esempio, in ogni movimento coreutico che non sia inchiavardato alla rigidità formale delle danze di coppia europee. S’è detto Africa, ma a volte gioverebbe dire Afro-America, perché...

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