Cultura
L’eredità della strega parla la lingua delle emozioni
Narrativa «La Dragunera», il romanzo d’esordio di Linda Barbarino, per Il Saggiatore. In italiano la parola non esiste, ma se ci fosse suonerebbe ugualmente bene: dragonessa. Nel libro l'autrice la usa insieme al sinonimo «magara» che è più facile collegare al suo significato di maga, o meglio, strega
Hughie Lee-Smith, Confrontation, ca. 1970, oil on canvas, Smithsonian American Art Museum
Narrativa «La Dragunera», il romanzo d’esordio di Linda Barbarino, per Il Saggiatore. In italiano la parola non esiste, ma se ci fosse suonerebbe ugualmente bene: dragonessa. Nel libro l'autrice la usa insieme al sinonimo «magara» che è più facile collegare al suo significato di maga, o meglio, strega
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 giugno 2020
Il romanzo d’esordio di Linda Barbarino – La Dragunera (Il Saggiatore, pp. 168, euro 17) è scritto in dialetto siciliano: si tratta di una particolarità fondante. Leggendolo, il ritmo cantilenante della lingua rimane impresso nella mente, contribuendo ad accentuare il carattere della vicenda narrata: ancestrale. IL TESTO SI ARTICOLA sull’alternanza di due storie: da una parte la famiglia di Don Tano e Donna Angelina, i loro figli Paolo e Biagio con sua moglie la Dragunera, dall’altra Rosa Sciandra, sola nella sua casa in cui esercita il mestiere. Uno dei collegamenti fra i due blocchi narrativi è il sentimento d’amore che...