Cultura

L’eredità di Sebastiano Timpanaro

L’eredità di Sebastiano TimpanaroElaborazione grafica da una foto di Sebastiano Timpanaro, illustrazione di Juan Atacho dal sito www.izquierdadiario.es

Novecento «L’inquietudine della ricerca» di Luca Bufarale, prefazione di Mario Bencivenni, postfazione di Romano Luperini, pubblicato dal Centro di documentazione Pistoia Editrice, «I Quaderni dell’Italia antimoderata. In vista del centenario della nascita, una monografia rende omaggio a uno dei grandi filologi del XX secolo. Guardava a Leopardi per interrogare ciò che nella condizione umana - fragilità, malattia, dolore - rende impossibile la felicità che lui affiancava al marxismo

Pubblicato più di un anno faEdizione del 9 marzo 2023
Presentando una sua raccolta di studi, Sebastiano Timpanaro (Parma 1923 – Firenze 2000) disse che quelli erano gli scritti minori di un filologo che non aveva al suo attivo scritti maggiori. Un simile understatement riflette la profonda umiltà di uno dei più grandi filologi classici del secolo ventesimo, rubricabile tra le figure eminenti della cultura contemporanea, «una delle menti più luminose e originali» scrisse Perry Anderson. Figlio di un fisico (Sebastiano senior, colui che bollò Croce quale «analfabeta della scienza») e di Maria Cardini, grecista di valore, Timpanaro è stato una figura di grande complessità intellettuale in cui convivevano e...

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