Cultura
L’eredità inquieta della negritudine
Colonialismi Parla Felíx Valdés García, ricercatore dell’Istituto di filosofia dell’Avana. L’opera di Aimé Césaire e Frantz Fanon, l’eredità politica della rivoluzione di Haiti e di José Martí. «Dopo il caso Floyd ci si deve augurare che crescano non solo le mobilitazioni, ma anche lo studio epistemologico, cercando nella conoscenza e nella cultura gli strumenti di lotta»
«The Jungla» di Wilfredo Lam (1943)
Colonialismi Parla Felíx Valdés García, ricercatore dell’Istituto di filosofia dell’Avana. L’opera di Aimé Césaire e Frantz Fanon, l’eredità politica della rivoluzione di Haiti e di José Martí. «Dopo il caso Floyd ci si deve augurare che crescano non solo le mobilitazioni, ma anche lo studio epistemologico, cercando nella conoscenza e nella cultura gli strumenti di lotta»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 8 luglio 2020
Mentre Donald Trump si arrocca dietro all’ennesimo muro costruito a protezione della sua incapacità politica, la brutale violenza razzista negli Usa continua a lasciar segni indelebili nei settori più emarginati. Le discriminazioni razziali trovano parte del proprio consenso in un’epistemologia di carattere eurocentrico e coloniale. In molti saranno stati obbligati ad imparare a scuola i nomi delle caravelle o la biografia di Cristoforo Colombo, senza capir nulla del genocidio e dello sfruttamento sistematico che ha dato vita alla società moderna, da cui prende piede lo squilibrio sociale che ancora viviamo e soffriamo. E anche nei libri scolastici di alcuni Paesi...