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L’errore di unire le destre. E le trappole da evitare
Rosatellum Gli analisti che ora si esercitano in stucchevoli lamentazioni sulle divisioni del centrosinistra avrebbero potuto pensarci prima anziché applaudire alle grandi idee del capo
Disegno di Pedro Scassa
Rosatellum Gli analisti che ora si esercitano in stucchevoli lamentazioni sulle divisioni del centrosinistra avrebbero potuto pensarci prima anziché applaudire alle grandi idee del capo
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 6 gennaio 2018
La vicenda delle firme dei radicali (risolta dall’arrivo, come un deus ex machina, del buon Tabacci) è solo l’ultima espressione dell’incredibile miscela di arroganza e superficialità con cui il Pd ha condotto la vicenda della recente riforma elettorale. Si sbaglierebbe tuttavia a ridurre il tutto ad una questione di imprevidenza e pressapochismo. Il groviglio di contraddizioni in cui il Pd si trova impaniato nasce, innanzi tutto, dall’adozione di analisi e di schemi “ideologici” che portano poi a valutazioni politiche clamorosamente dissonanti con la realtà dei processi politici. Il Pd pensava che immettere una “dose” di maggioritario avrebbe creato problemi, in...