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L’escalation dell’asse Usa-Israele coinvolge l’Europa
Irandeal A regime i giacimenti iraniani di South Pars avrebbero una produzione sufficiente a garantire i consumi annuali europei. Questo gas, nei piani Usa e dei loro alleati, non deve arrivare sulle coste del Mediterraneo. Chi decide le nostri sorti strategiche nel medio-lungo periodo sta a Washington e Tel Aviv, non a Bruxelles e a Mosca
Dopo la firma dell'accordo sul nucleare, nel luglio 2015: Mogherini, Zarif e Lavrov – LaPresse
Irandeal A regime i giacimenti iraniani di South Pars avrebbero una produzione sufficiente a garantire i consumi annuali europei. Questo gas, nei piani Usa e dei loro alleati, non deve arrivare sulle coste del Mediterraneo. Chi decide le nostri sorti strategiche nel medio-lungo periodo sta a Washington e Tel Aviv, non a Bruxelles e a Mosca
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 9 maggio 2018
Preceduta dalla show atomico del premier israeliano Netanyahu, avversario dell’Iran e della Mezzaluna sciita insieme ai sauditi, è arrivata la decisione di Trump di ritirarsi dall’accordo sul nucleare con l’Iran firmato da Obama con il Cinque più Uno nel luglio 2015. La premessa è questa: i primi a non rispettare l’intesa sono stati proprio gli Stati Uniti, che hanno continuato a imporre sanzioni secondarie alle banche europee e occidentali che erogavano crediti all’Iran. Gli Usa hanno impedito che in Iran affluissero i capitali attesi dal governo del moderato Hassan Rohani. Già nel mirino dei falchi del regime, il presidente Rohani...