Alias Domenica

L’esperienza è quanto basta

Filosofia Tra il 1902 e il 1910 Henri Bergson e William James si scambiarono lettere, ora uscite da Cortina, che guardano a una comune scommessa speculativa: la ridefinizione di una idea di metafisica

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 29 giugno 2014
A volte gli epistolari sono scambi di cortesie, raccolte di aneddoti condannati a sbiadire insieme al ricordo dei loro protagonisti. A volte sono vere e proprie officine in cui vediamo nascere un’idea, animata da una feroce necessità di prendere forma. È il caso delle lettere scambiate un secolo fa tra Henri Bergson, nume tutelare della filosofia europea del primo Novecento, pensatore di radicale profondità speculativa, forte di un seguito che a inizio secolo contava seguaci ovunque nel mondo e migliaia di uditori alle sue lezioni Collège de France; e William James, uno dei grandi del pensiero americano, iniziatore col suo...

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