Alias

L’estasi sonora del videogame

L’estasi sonora del videogameNell'immagine Martin Galway

Storie/Musicisti specializzati, capaci di elevare le potenzialità di un gioco con ritmi travolgenti Hubbard, Follin e Galway sono stati la Santa Trinità del computer Commodore 64. Ripensando al Sid, lo storico chip sonoro e alle evoluzioni di un genere che nel tempo ha coinvolto anche autori di musiche da film e rockstar. Avvincenti le opere di Yamane, Shimomura e colleghe

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 1 febbraio 2020
Col tempo i videogame si sono sempre più evoluti fino a raggiungere una qualità grafica simile al fotorealismo come dimostrano prodotti, non dissimili da una vera pellicola con attori, del calibro di Detroit: Become Human di David Cage, lo Spielberg del videogioco, Red Dead Redemption II dei ragazzi di Rockstar Games, gli stessi di GTA V, e l’incredibile Days Gone, il punto di non ritorno per gli open world horror. Giocare a uno di questi giochi vuol dire vivere un’esperienza di immersione a 360 gradi in storie scritte benissimo, colpi di scena ripetuti e naturalmente musiche emozionanti. Eppure fin dagli...

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