L’estetica dell’“inorganico” e il senso di mancanza
Verità nascoste Il legame dell’arte con l’inorganico, materiale esterno alla soggettività su cui essa imprime le sue forme, è fondamentale. La resistenza nel tempo del materiale rende la forma in esso impressa persistente. Le dà una solidità temporale che mantiene vivo, in movimento, il gesto creativo. Nella materia inorganica, di cui è fatta, ad esempio, Notre Dame, non è il medesimo che persiste, ma un gioco perpetuo di forme che, compiute, restano dischiuse a nuove prospettive e travalicano lo spazio in cui sono contenute
Verità nascoste Il legame dell’arte con l’inorganico, materiale esterno alla soggettività su cui essa imprime le sue forme, è fondamentale. La resistenza nel tempo del materiale rende la forma in esso impressa persistente. Le dà una solidità temporale che mantiene vivo, in movimento, il gesto creativo. Nella materia inorganica, di cui è fatta, ad esempio, Notre Dame, non è il medesimo che persiste, ma un gioco perpetuo di forme che, compiute, restano dischiuse a nuove prospettive e travalicano lo spazio in cui sono contenute