Visioni
L’eterno languore di Zio Vanja
A teatro Vinicio Marchioni adatta - da regista e protagonista - il sacro testo di Cechov proposto all'Ambra Jovinelli di Roma
Scena da «Uno zio Vanja» da Cechov
A teatro Vinicio Marchioni adatta - da regista e protagonista - il sacro testo di Cechov proposto all'Ambra Jovinelli di Roma
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 17 febbraio 2018
La storia dello Zio Vanja di Cechov è certo una storia universale e condivisibile, che abbraccia l’intera modernità: una parte della famiglia che rimane sperduta nella periferia del mondo ad amministrare una proprietà il cui valore viene logorato dal tempo e dall’immobilismo, mentre un’altra parte sfrutta quelle risorse facendo la bella vita nel lusso vanaglorioso delle città. I conflitti che possono aprirsi quando le due parti si trovano riunite, appaiono insanabili,ma sono poi ricomposti a forza dal conformismo e dall’accidia che portano a ribellioni solo momentanee. È la storia bellissima e dolorosa che Cechov traccia in quel testo del 1899,...