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L’etica della vergogna nel midollo del Veneto
Nord Est Qui il passato è vissuto come fosse presente, il presente come fosse passato, e il futuro fa paura. Non è un caso che alcuni degli scrittori veneti di oggi abbiano eletto Thomas Bernhard a proprio modello
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Nord Est Qui il passato è vissuto come fosse presente, il presente come fosse passato, e il futuro fa paura. Non è un caso che alcuni degli scrittori veneti di oggi abbiano eletto Thomas Bernhard a proprio modello
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 29 aprile 2014
Esiste davvero qualcosa come il Veneto? E non voglio dire con questa domanda della vaghezza dei confini regionali, della loro approssimazione o anche della loro artificialità. E nemmeno intendo mettere in questione l’esistenza di una tradizione, di una storia peculiare, di una declinazione della lingua. Intendo piuttosto una categoria dello spirito, una costellazione di stati d’animo, pensieri, gesti e abitudini intorno a cui si produce tanto il senso di un’appartenenza quanto il desiderio della fuga, tanto la nostalgia di un’identità, quanto la meccanica inconscia dei gusti e delle parole. Viene da pensarci soprattutto di fronte allo scherno sempre altezzoso di...