Cultura

L’etichetta fantasma di una teoria possibile

L’etichetta fantasma di una teoria possibile«Blind», un’opera di Anish Kapoor

Saggi «Differenze italiane», un volume collettivo per DeriveApprodi

Non c’è ormai più da dubitare del fatto che il sintagma Italian Theory designi in prima istanza un problema, un conflitto delle interpretazioni e solo derivatamente un corpus di opere, un fenomeno intellettuale, una linea di pensiero. Lo si è detto fino alla nausea: tra questa e la French Theory, anche solo morfologicamente, i legami sono men che tenui: costruzione estranea al mittente la prima, fabbricazione autoctona e indigena la seconda. Ma appunto: come si fa a testimoniare di un conflitto, di un disaccordo; come si fa a mettere in forma un’ipotesi di blasone filosofico, di ricostruzione di una serie...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi