Politica
Letta chiede la testa di Calderoli, la Lega rilancia con un corteo anti “clandestini”
Razzismo Cade nel vuoto l'ultimatum del premier che evoca "lo scontro totale" con il partito di Roberto Maroni. Minacce a parte, l'unica vera risposta politica ai razzisti sarebbe l'approvazione in tempi rapidi di una legge sullo ius soli. Il Pd, a parte l'indignazione di rito, avrà il coraggio di fare sua questa battaglia?
Roberto Maroni e Roberto Calderoli – Tonino Sgrò TamTam
Razzismo Cade nel vuoto l'ultimatum del premier che evoca "lo scontro totale" con il partito di Roberto Maroni. Minacce a parte, l'unica vera risposta politica ai razzisti sarebbe l'approvazione in tempi rapidi di una legge sullo ius soli. Il Pd, a parte l'indignazione di rito, avrà il coraggio di fare sua questa battaglia?
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 16 luglio 2013
Luca FazioMILANO
Sembra che il nipote di Gianni Letta abbia deciso di non perdere l’occasione di dimostrare al mondo di pasta è fatto il presidente del Consiglio di questo inguardabile governo delle larghe intese. Sarà anche vero che è come sfondare una porta aperta, ma, se le parole hanno un senso, Enrico Letta ha chiesto la testa del vice presidente del Senato Roberto Calderoli con parole mai usate prima, chiamando direttamente il causa il capo della Lega, Bobo Maroni. Con un ultimatum. “O chiudi subito il caso, o è scontro totale”. Questa volta sembra la classica proposta che non si può rifiutare...