Scuola
Lettera aperta a Maria Carrozza
Università Cara ministra Carrozza, ho nutrito qualche speranza per le sorti della nostra università quando lei ne ha assunto il dicastero. Ho immaginato che – pur all’interno di un governo che […]
Università Cara ministra Carrozza, ho nutrito qualche speranza per le sorti della nostra università quando lei ne ha assunto il dicastero. Ho immaginato che – pur all’interno di un governo che […]
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 29 novembre 2013
Cara ministra Carrozza, ho nutrito qualche speranza per le sorti della nostra università quando lei ne ha assunto il dicastero. Ho immaginato che – pur all’interno di un governo che tradiva il mandato degli elettori e nell’auspicata brevità del suo mandato – potesse intervenire almeno su un aspetto limitato, ma importante della vita dei nostri atenei. Un aspetto, come chiarirò più avanti, che non comporta alcuna spesa, realizzabile in tempi brevissimi con un dispositivo di legge. L’ho sperato perché lei è donna di scienza ed è per giunta pisana, come Galilei. E dunque rammenterà bene il motto cui si ispirava...