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Lettera aperta sulle «morti bianche»

Lavoro Compito di uno Stato moderno, democratico ed avanzato è quello soprattutto di prevenire e non di sanzionare. Quando in uno Stato prevale la repressione sulla prevenzione c’è qualcosa che non funziona. E quando uno Stato non funziona chi ne paga le conseguenze sono soprattutto i soggetti più indifesi

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 12 maggio 2021
Gent.ma Dott.ssa Norma Rangeri, nell’ultima settima si è tornati a parlare di un fenomeno gravissimo noto col nome di «morti bianche». Secondo l’I.N.A.I.L. nel 1° trimestre del 2021 si sono verificati 185 infortuni mortali. Oltre due decessi sul lavoro al giorno; 19 in più del 2020. Nel 2020 ci sono state 1.270 «morti bianche», oltre 3 al giorno (Fonte: Il Sole 24 Ore e Il Manifesto del 5 maggio 2021). Queste notizie sono accompagnate dalle ennesime dichiarazioni: «occorrono più controlli», «mancano ispettori», «occorre sanzionare». Le norme sulla sicurezza sul lavoro esistono da diversi decenni. Prima con il Decreto Legislativo n....

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