Internazionale
Lettera da Guantanamo
Il messaggio disperato di un prigioniero al suo avvocato: «Il mondo è indifferente», mentre prosegue l'alimentazione forzata anche durante il Ramadan
Usa, protesta per la chiusura di Guantanamo – Reuters
Il messaggio disperato di un prigioniero al suo avvocato: «Il mondo è indifferente», mentre prosegue l'alimentazione forzata anche durante il Ramadan
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 11 luglio 2013
Patricia LombrosoNEW YORK
«Guantanamo è la barbarie del ventunesimo secolo… È l’immagine sporca di Obama e della sua amministrazione… Guantanamo sarà lo stigma per ogni americano che invochi la democrazia e invoca la libertà». Inizia così la lettera scritta da un detenuto di Guantanamo al suo legale, David Remes, giurista e avvocato dei diritti umani che ha concesso al manifesto di pubblicarla. «Perché questo silenzio? Tutti dovrebbero chiedersi perché tanta violenza nei nostri confronti. E così a lungo. I tribunali vengono messi a tacere. I giudici tacciono. Il mondo è indifferente. I media sono in gran parte assenti. Eppure è una tragica storia....