Cultura
Letteratura, grado zero
Percorsi Ha senso oggi parlare del "gene" della letterarietà? Dove si intrecciano e dove si separano, nel linguaggio, rappresentazione e realtà?
René Magritte "Il doppio segreto", 1927
Percorsi Ha senso oggi parlare del "gene" della letterarietà? Dove si intrecciano e dove si separano, nel linguaggio, rappresentazione e realtà?
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 15 giugno 2013
Nel Grado zero della scrittura (1953) Roland Barthes individua la crisi della letteratura divenuta codice e tradizione nel suo scontro con la realtà. Questo scontro determina la regressione della scrittura al suo «grado zero», cioè «ad una forma priva di retaggio»: ciò avviene, dice Barthes, nella «scrittura bianca di Camus» e nella «scrittura parlata di Queneau». Se si riconsiderano oggi, a sessant’anni di distanza, i due tipi di dialettica tra scrittura e realtà indicati da Barthes in Camus e in Queneau, vi si riconoscono due strade, maestre ed alternative, percorse dal Novecento letterario. In Camus l’elemento di realtà che segna...