Lettere

24 aprile – L’ircocervo e noi: spazi e prospettive per la sinologia critica

Lettere Angela Pascucci ebbe a definire la Cina come un “ircocervo, un ibrido che sfida tutte le categorie di interpretazione e continua a smentire ogni previsione”. Lungi dall’essere una terra straniera, […]

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Angela Pascucci ebbe a definire la Cina come un “ircocervo, un ibrido che sfida tutte le categorie di interpretazione e continua a smentire ogni previsione”. Lungi dall’essere una terra straniera, la Cina, aggiungeva la giornalista, “appare come uno specchio che ingrandisce a dismisura un modello, anche nostro, portandolo ai suoi limiti estremi”. Queste parole, benché scritte quasi dieci anni fa, appaiono tuttora estremamente utili a impostare un discorso critico sulla Cina, che rifugga semplificazioni e prese di posizione tanto apologetiche quanto pregiudizialmente ostili. Entrambe accomunate, peraltro, dall’incapacità di cogliere la strettissima interconnessione della Repubblica popolare con il capitalismo globale. Con la sinologia chiamata a una profonda riflessione sul proprio ruolo, alla luce dell’inaudita centralità cinese e soprattutto dopo l’esplosione della pandemia da COVID-19, è interessante esplorare le molteplici possibilità di analisi, di studio e metodologiche offerte da una prospettiva nutrita dagli spunti giunti dal lavoro di Angela Pascucci.

Il 2021 vedrà la celebrazione del “primo centenario”, quello del Partito Comunista Cinese. L’occasione si presta per una riflessione su temi quali gli avvenimenti politici (in termini di organizzazioni, pensiero e così via) del secolo rivoluzionario, fino ai suoi rivoli nella contemporaneità più recente; la natura e le caratteristiche del comunismo cinese e il suo inserimento in un contesto globale; la storia (ufficiale e non) del PCC, anche nelle sue numerose diramazioni, in Cina come all’estero; le storie dimenticate di pensatori e gruppi critici verso il PCC da una prospettiva non anticomunista. Altri spunti, di carattere più metodologico, sono la validità di un approccio caratterizzato dalla “Cina come metodo” (tenendo presenti e/o in alternativa agli usi accademici anglosassoni di questa formula) e le possibilità del rapporto fra accademia e altri settori quali il giornalismo.

Questi temi di interesse per la giornata, la cui lista è tutt’altro che esaustiva, si legano a una discussione più generale volta a esplorare le potenzialità di una sinologia critica oggi. Lungi dall’ambire a giungere a una definizione soddisfacente di “sinologia critica”, la giornata ha altresì lo scopo di mantenere e approfondire le sinergie sviluppate in occasione di altri incontri e promuovere la collaborazione fra studiosi interessati a un approccio simile a quello delineato nella presente call.

L’iniziativa nasce da un’idea dei due collaboratori del Blog dedicato alla memoria di Angela Pascucci, Gaia Perini (Università di Bologna, Università di Modena e Reggio Emilia) e Federico Picerni (Università di Venezia).

L’evento del 24 aprile si svolgerà in modalità online su piattaforma Zoom, la partecipazione è libera, ma per ottenere il link di accesso è necessario chiedere di essere registrati scrivendo al seguente indirizzo e-mail:

federico.picerni@unive.it.