A Roma 3 una giornata di studi sulla criminalizzazione della solidarietà
Lettere Negli ultimi anni sono state numerose le inchieste e i processi che hanno visto imputati per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare attivisti delle Ong del soccorso in mare, dell’associazionismo laico e religioso, […]
Negli ultimi anni sono state numerose le inchieste e i processi che hanno visto imputati per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare attivisti delle Ong del soccorso in mare, dell’associazionismo laico e religioso, così come cittadini stranieri o rifugiati, per aver prestato soccorso o aiuto ai migranti che percorrono le rotte di mare e di terra verso e attraverso l’Europa.
In molti dei casi che sono arrivati all’attenzione delle cronache mediatiche, le indagini hanno accertato che si trattava di comportamenti doverosi, in base alle leggi del soccorso in mare, o di comportamenti solidaristici. In altri, l’assoluzione è arrivata solo al terzo grado di giudizio, con conseguenze pesanti per le vite di coloro che sono stati ingiustamente accusati o addirittura incarcerati, così come è accaduto ai quattro rifugiati eritrei del processo Agaish, assolti “perché il fatto non sussiste” dalla Corte di cassazione il 20 maggio 2022, dopo 6 anni di iter processuale e 21 mesi di custodia in carcere.
Anche quando le accuse vengono ridimensionate o le assoluzioni rendono giustizia alle persone imputate, la crescente criminalizzazione della solidarietà comporta alti costi sociali e gravi ripercussioni pratiche: le attività delle navi da soccorso vengono fermate, la solidarietà è screditata, le comunità migranti indotte alla diffidenza e isolate.
È quindi quanto mai importante aprire una riflessione giuridica sulla criminalizzazione della solidarietà che coinvolga operatori del diritto, istituzioni e attivisti prestando particolare attenzione alla formulazione e all’interpretazione del reato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e agli effetti della sua applicazione nei confronti di chi esercita azioni di solidarietà. È questo il senso della giornata di studi I confini della solidarietà. Il reato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare alla luce delle ipotesi accusatorie e dei processi, organizzata dalla Clinica del Diritto dell’Immigrazione e della Cittadinanza del Dipartimento di Giurisprudenza Roma Tre e dall’Associazione Studi Giuridici per l’Immigrazione in collaborazione con Mediterranea Saving Humans, che si terrà il 1 dicembre 2022 presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi Roma Tre.
La giornata si aprirà con un panel dedicato sia ad alcuni dei principali casi di criminalizzazione delle attività di soccorso in mare sia alla solidarietà per terra, con l’intento di riflettere sulle ipotesi accusatorie, le strategie difensive e gli esiti processuali, grazie al contributo degli avvocati impegnati nella difesa delle persone e delle organizzazioni criminalizzate. Il secondo panel proverà invece a riflettere sulla natura e l’applicazione della fattispecie di reato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, anche in relazione alla sua coerenza con i parametri costituzionali, su cui di recente si è espressa la Corte Costituzionale, dichiarando l’illegittimità dell’aggravante relativa all’utilizzo di servizi internazionali di trasporto o di documenti falsi o contraffatti. I lavori si concluderanno con una tavola rotonda aperta con avvocati, associazioni, organizzazioni non governative e attori della società civile coinvolti a vario titolo nel monitoraggio e nel supporto alle persone colpite dalle pratiche di criminalizzazione, per sviluppare un ragionamento comune che tenga insieme la difesa in giudizio con il discorso e la narrazione pubblica di questo fenomeno. La giornata di studi sarà infine arricchita dalla partecipazione dell’ufficio della Special Rapporteur sulla situazione dei difensori dei diritti umani, in occasione della pubblicazione dell’ultimo rapporto, trasmesso a luglio all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che dedica ampio spazio al tema della criminalizzazione della solidarietà con e tra migranti.