Alternanza scuola-lavoro, invito a presentare le dimissioni da tutor
Lettere Ai referenti dei PCTO Ai tutor aziendali Ai docenti di tutte le scuole Gli apologeti del lavoro precario, flessibile, contrattato fuori dalle regole, mal pagato, sfruttato, fin dalla MalaScuola di […]
Ai referenti dei PCTO
Ai tutor aziendali
Ai docenti di tutte le scuole
Gli apologeti del lavoro precario, flessibile, contrattato fuori dalle regole, mal pagato, sfruttato, fin dalla MalaScuola di Renzi si sono detti favorevoli alle attività di alternanza scuola-lavoro. È ovvio: vogliono avviare precocemente ragazze e ragazzi ad accettare proprio quelle condizioni di ricatto e subalternità.
La disgrazia di Udine, la morte di Lorenzo, non è un incidente da derubricare nella gestione normale del rischio: questa morte toglie il velo alle ipocrisie. I “percorsi formativi” alla conoscenza del mondo del lavoro sono, paradossalmente, davvero rivelatori. Essi mostrano cosa oggi è diventato il mercato del capitale umano, della forza-lavoro a tutti i livelli.
Non esiste una Buona Alternanza. Un educatore non può essere complice della forma più vergognosa di attacco alla funzione costituzionale della scuola. A scuola si va, e vale anche per gli studenti dei percorsi professionalizzanti che pagano il prezzo più alto, non per entrare nel proprio destino adulto, ma per provare a costruirlo con consapevolezza, in un mondo più giusto e solidale.
Pertanto, chiediamo ai tutor dei PCTO (eufemismo per mascherare la sudditanza della scuola alle esigenze delle imprese) di riprendere consapevolezza della priorità del loro ruolo educativo e di PRESENTARE LE DIMISSIONI DALL’INCARICO.
ABOLIAMO L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO!