Appello per una nuova legge elettorale, ora!
Lettere La nuova legge elettorale deve essere di tipo proporzionale, garantendo che elettrici e elettori possano scegliere direttamente i parlamentari, senza liste bloccate, togliendo ai capipartito la decisione su chi debba essere eletto
Le elezioni del 25 settembre hanno reso non più rinviabile un radicale cambiamento delle regole elettorali.
La nuova legge elettorale deve essere di tipo proporzionale, garantendo che elettrici e elettori possano scegliere direttamente i parlamentari, senza liste bloccate, togliendo ai capipartito la decisione su chi debba essere eletto, come è accaduto finora.
La crescita dell’astensione dal voto (+ 9%) ha raggiunto il livello più alto in elezioni politiche e sottolinea la crisi di questo sistema elettorale.
La maggioranza attuale ha ottenuto il 59% dei seggi con il 44% dei voti – grazie ad un premio di maggioranza di fatto del 15 % – sostanzialmente con gli stessi voti del 2018.
La legge attuale contiene infatti un premio di maggioranza di fatto che cambia pesantemente il risultato in seggi parlamentari rispetto ai voti espressi dal corpo elettorale, alterando il principio costituzionale dell’eguaglianza del voto dei cittadini e modificando il bilanciamento dei poteri e dei ruoli previsti dalla Costituzione. Inoltre abbassa in modo occulto la soglia dei due terzi dei parlamentari, rendendo così possibile cambiare la Costituzione (art 138) togliendo alle opposizioni e ai cittadini dissenzienti la possibilità di esprimere la loro contrarietà nel referendum popolare, come invece è accaduto nel 2016.
C’è oggi il rischio di una seria crisi della democrazia.
Il Parlamento deve rappresentare le posizioni politiche, culturali, i territori, le persone e deve interpretarle attraverso l’approvazione delle leggi.
I decreti del Governo sono ormai il 50% delle leggi approvate. Sui decreti legge viene posta la fiducia e vengono usati maxiemendamenti per costringere il parlamento alla loro approvazione. Per questo è indispensabile una nuova legge elettorale che dia più forza ai rappresentanti delle elettrici e degli elettori: al Parlamento.
Una nuova legge elettorale può aiutare anche i partiti a superare la loro grave crisi.
Per queste ragioni chiediamo una nuova legge elettorale subito.
Per leggere il testo completo dell’appello e per aderire
Tra i primi firmatari: Alessandra Algostino, Silvia Albano, Gaetano Azzariti, Maria Luisa Boccia, Claudio De Fiores, Anna Falcone, Antonio Floridia, Alfiero Grandi, Roberto La Macchia, Daniele Lorenzi, Silvia Manderino, Filippo Miraglia, Francesco Pallante, Livio Pepino, Laura Ronchetti, Armando Spataro, Nadia Urbinati, Raniero La Valle, Massimo Villone, Mauro Volpi.
Inoltre il CDC chiede che in sede di valutazione e conferma della validità dell’elezione dei deputati e dei senatori, le Giunte della Camera e del Senato richiedano i verbali delle circoscrizioni elettorali per verificare il numero di elettrici ed elettori che, pur esprimendo il loro voto, hanno fatto verbalizzare la loro protesta per i gravi difetti, compresa la stessa incostituzionalità, della legge elettorale in vigore. Pertanto, attraverso una lettera inviata ai presidenti della Camera e del Senato, e a quelli delle rispettive Giunte delle elezioni, chiediamo che si proceda alla audizione di esperti di sistemi elettorali. Il Coordinamento ha indicato come esperti in materia i giuristi Felice Besostri, Domenico Gallo, Vincenzo Palumbo e il costituzionalista Massimo Villone.