Bisogna far ripartire la Scuola statale Secondaria Superiore in presenza, in sicurezza e con continuità
Lettere In seguito all’ennesimo rinvio della ripresa della didattica in presenza da parte del Governo, i docenti del Liceo Statale “Terenzio Mamiani” di Roma si dichiarano uniti, solidali e riconoscenti […]
In seguito all’ennesimo rinvio della ripresa della didattica in presenza da parte del Governo, i docenti del Liceo Statale “Terenzio Mamiani” di Roma si dichiarano uniti, solidali e riconoscenti alla propria Dirigente e alla commissione organizzativa del proprio Istituto che hanno lavorato incessantemente e senza riconoscimento durante le vacanze estive, nel mese di settembre e durante il periodo natalizio per permettere, per quanto era in loro potere, un rientro in classe sicuro e sereno agli studenti e al personale.
Denunciano altresì le gravi e vergognose inadempienze delle Autorità nazionali e locali, che in questi mesi hanno dimostrato ancora una volta come la scuola e l’educazione non siano una priorità nel nostro paese e non hanno saputo approfittare dell’occasione offerta da questa terribile crisi per investire in un progetto di vera riforma della scuola italiana di cui la pandemia ha messo in luce i problemi già da tempo evidenti.
In particolare, imputano al Governo:
- di aver chiuso le scuole per prime, con bar, negozi e ristoranti aperti, mentre la Scuola di Stato dovrebbe essere chiusa solo nel caso di un lockdown totale, come è del resto avvenuto in paesi a noi vicini;
- di non aver ridotto il numero di studenti per classe, almeno nelle prime classi che sono ancora oggi di 27-30 studenti;
- di non aver ancora investito adeguatamente nella costruzione di nuovi edifici o nella ristrutturazione di quelli già esistenti, dotandoli, come è avvenuto in altri paesi, di impianti di aerazione efficienti;
- di non aver previsto fin da maggio 2020 l’istituzione di una task force a livello nazionale per il monitoraggio, il controllo, il coordinamento, il supporto di dirigenti e personale scolastico nelle decisioni;
- di non aver fin da subito disposto una radicale riorganizzazione del trasporto nelle grandi città, anche prevedendo contratti con mezzi privati o utilizzando i mezzi militari per l’emergenza;
- di aver attivato con grande ritardo la procedura d’emergenza per permettere agli uffici regionali il reclutamento del personale o la conferma degli organici per rendere a settembre le scuole operative ed efficienti;
- di non aver avviato un sistema di screening sanitario della comunità scolastica come era stato chiesto da diversi illustri scienziati.
Imputano alle Autorità locali e agli Uffici scolastici regionali
- di non aver supportato in nessun modo i Dirigenti nella quasi sempre vana ricerca di nuovi spazi sicuri, favorendo il dialogo con il territorio;
- di non aver realmente coinvolto rappresentanti dei Dirigenti e dei docenti ai tavoli organizzativi facendo cadere dall’alto regole spesso contraddittorie;
- di non aver effettuato alcun controllo sanitario fuori e dentro le scuole quando esse sono state riaperte;
- di aver sempre chiesto la chiusura delle scuole superiori;
- di aver subordinato il diritto allo studio al disastroso sistema del trasporto pubblico;
- di aver chiesto flessibilità di orari e continui cambiamenti proprio agli adolescenti i cui ritmi e abitudini sono già stati pesantemente modificati nella fase delicata e unica della vita che è quella della crescita e della formazione e non ad altre categorie sociali e professionali;
- di non aver chiaro che l’apprendimento e il recupero sono processi lunghi che hanno bisogno di spazi, tempi adeguati e che non si quantificano su base oraria;
- di non aver abbastanza chiaro che la didattica a distanza penalizza i più fragili, quelli che sono meno autonomi e capaci di adattarsi o quelli che vivono in un contesto umano, familiare, sociale più svantaggiato;
- di non aver ancora provveduto come promesso alla installazione della fibra ottica gratuita all’interno degli edifici scolastici storici.
Pur consapevoli quindi della gravità della situazione sanitaria e di quanto sia difficile prendere oggi delle decisioni, chiediamo con forza a chi ci governa e ci rappresenta che vengano trovate le energie e le risorse necessarie per far ripartire la Scuola statale Secondaria Superiore in presenza, in sicurezza e con continuità .
Firme:
Alessandra Faitelli
Cecilia De Angelis
Maria Rosaria Chiummo
Roberta Fiorelli
Giselda Marseglia
Elena Alibrandi
Maria Letizia Zozi
Lorella Maria De Matteis
Germana Mulazzani
Emma Mara Gigliozzi
Roberta Colantone
Paola Ferretti
Carla Massaro
Alvaro Belardinelli
Alessandra De Angelis
Lucia Mastropierro
Enrico Saggioro
Giovanna Luceri
Tiziana Pazzaglia
Agata Lucia Galizia
Maria Marcellino
Annarita Curci
Rossana Di Tommaso
Barbara Attanasio
Chiara Gazzini
Paola Gramigni
Raffaella Fatica
Costanza Mastroiacovo
Antonella Santambrogio
Piera Nicodemo
Silvia Giuntini
Simonetta Sabbadini
Beatrice Calvo
Maria Antonietta Altieri
Assunta Arcovito
Mariada Muciaccia
Cristiana Romano
Saverio Callori di Vignale
Monica De Bernardis
Andrea Gavrilovich
Giorgio Belli dell’Isca
Olivia Palmieri
Michaela Servodio Iammarrone
Nicoletta Allegretti
Paula Melillo
Valentino Lacquaniti
Francesco Orvieto
Rita Torchetti
Pietro Campanelli
Roberto Tamburri