Lettere
Ciao Roberta
Lettere Salve a tutti voi e grazie. Sono Cosetta Greco, abito ad Arezzo e vi scrivo per liberare il mio cuore. Roberta, nata in Brasile, da una famiglia completamente italiana, le […]
Pubblicato quasi 2 anni fa
Salve a tutti voi e grazie.
Sono Cosetta Greco, abito ad Arezzo e vi scrivo per liberare il mio cuore.
Roberta, nata in Brasile, da una famiglia completamente italiana, le venne diagnosticato un cancro molto avanzato alla vescica, nel 2022, dalla Sanità di San. Paolo, città dove risiedeva ininterrottamente, da più di 15 anni.
Da quel momento iniziò a fare richiesta del rinnovo del passaporto italiano, al Consolato italiano di San Paolo, in tutte le forme che la legge prevede.
Sarebbe voluta venire ad operarsi in Italia.
Io, sua cara amica da una vita, organizzai i dovuti contatti, primo tra i quali, con il suo medico di famiglia, che aveva quando abitava qui ad Arezzo con la madre, al quale spedii tutti gli esami clinici di Roberta. Il Dott. Carlo Greco, mi assicurò che all’arrivo di Roberta in Italia, sarebbe stata ricoverata d’urgenza nel nostro ospedale Santa Maria Sopra i Ponti, dove abbiamo un reparto di urologia all’avanguardia.
Intanto, le condizioni di salute di Lia, madre anziana ldi Roberta, ricoverata in una RSA aretina, si aggravavano notevolmente.
Da questo momento iniziarono i miei infiniti e disperati contatti: per primo, con la Farnesina e in seguito con il Consolato italiano a San. Paolo, ai quali spedii tutti gli esami clinici di Roberta e le informazioni sulla precaria salute della madre anziana, per motivare la richiesta di anticipazione del rilascio del passaporto.
Ho, di questo che vi parlo, tutta la corrispondenza, con il Consolato italiano a San Paolo e con la Farnesina.
Roberta è morta per setticemia, in preda a dei dolori fortissimi e sola, in ospedale a San Paolo, il 30 agosto 2022, tra l’incuria, il menefreghismo, il pressappochismo l’incapacità e l’ingiustizia della sanità brasiliana. La madre Lia, ha seguito la figlia dopo pochi giorni, madre e figlia non si sono più abbracciate e tutto questo è successo perché il Consolato italiano a San Paolo, non ha rinnovato il passaporto alla mia amata Roberta…
Se crederete di raccontare questa triste storia, vi fornirò tutta la corrispondenza, con firme autorevoli, di chi fece promesse mai mantenute, provocando la morte veloce di Roberta, aveva 62 anni.
Vi ringrazio, ma credetemi, il dolore è materia.
Cosetta Greco