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Festival Oxfam e il premio al reportage di Lavinia Nocelli

Lettere Si è aperto oggi a Firenze con una grande affluenza di pubblico, il Festival di Oxfam Italia “Creiamo un futuro di uguaglianza”, giunto alla sua 2a edizione. I dibattiti previsti tra studiosi, politici, […]

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Si è aperto oggi a Firenze con una grande affluenza di pubblico, il Festival di Oxfam Italia “Creiamo un futuro di uguaglianza”, giunto alla sua 2a edizione. I dibattiti previsti tra studiosi, politici, scrittori, giornalisti e rappresentanti della società civile hanno registrato fin dall’inizio affluenza e partecipazione di un pubblico fortemente interessato a saperne di più sul tema della Disuguaglianza.

Presentato in apertura – dopo gli interventi del vicedirettore della FAO, Maurizio Martina e del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – il Manifesto di Oxfam Per un futuro di uguaglianza a cui tutti possono aderire. Il Manifesto rappresenta la visione di Oxfam per costruire un futuro più giusto, corredata da proposte che permettano di ridurre gli squilibri nella distribuzione di ricchezza e reddito, ridiano valore, potere e dignità al lavoro, garantiscano la parità di genere, assicurino un’educazione inclusiva e di qualità, un accesso equo alle cure e una maggiore mobilità intergenerazionale.

Il Manifesto richiama la necessità di ridefinire il funzionamento dell’economia, ridisegnando profondamente le “regole del gioco” e favorendo modelli d’impresa in grado di coniugare crescita e sostenibilità, redditività e solidarietà. Ne hanno dialogato stamattina Roberto Barbieri, direttore Generale di Oxfam, Ugo Biggeri, rappresentante regionale per l’Europa della Global Alliance for Banking on Values, Giuseppe Morici, autore e vicepresidente Feltrinelli, Azzurra Rinaldi, direttrice della School of Gender Economics, e Marco Tarquinio, editorialista dell’Avvenire, con la moderazione di Piero Fachin, condirettore di QN-Quotidiano Nazionale.

“L’impegno di Oxfam per invertire la rotta e contribuire concretamente alla creazione di società più eque, mobili e dinamiche, riducendo e spuntando le forbici che acuiscono le differenze è chiarissimo – commenta Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam – Ci conforta sempre molto vedere quanti di tutti voi abbiano accolto il nostro invito al Festival, condividendo esperienze, dati e strategie perché questo finalmente inizi ad accadere, fermando un trend che sembra non solo inarrestabile, ma sempre più vertiginoso nella sua divaricazione tra chi ha e chi non ha nulla. Non c’è più niente che non sappiamo: ora è davvero giunto il momento di agire”.

IL MANIFESTO PER UN FUTURO DI UGUAGLIANZA

Sono sei gli ambiti individuati da Oxfam su cui è urgente e possibile intervenire per contrastare disuguaglianze Radicate, Nocive, Destabilizzanti e Insostenibili che attraversano la nostra società. Per un’equa distribuzione di reddito e ricchezza: in un Paese in cui il 10% degli italiani detiene oltre 6 volte la ricchezza della metà più povera della popolazione, serve una riforma del sistema fiscale che ne aumenti il grado di progressività ed elimini trattamenti fiscali differenziati, serve rafforzare la lotta all’evasione fiscale.

Per ridare valore, potere e dignità al lavoro: in un Paese in cui 1 lavoratore su 4 è povero, servono politiche industriali in grado di creare posti di lavoro tutelati e ben retribuiti, l’estensione erga omnes dei contratti collettivi nazionali, l’introduzione di un salario minimo legale.

Per un’educazione inclusiva e di qualità: in un Paese in cui il tasso di abbandono scolastico è all’11,5%, serve una strategia nazionale per il rafforzamento delle comunità educanti e investire in innovazione didattica.

Per un accesso equo a cure di qualità: in un Paese in cui più di 1 italiano su 9 nel 2021 ha dovuto rinunciare a prestazioni sanitarie, serve allineare alla media europea il finanziamento del sistema sanitario nazionale, ridefinire il rapporto pubblico-privato e la governance Stato-Regioni per ridurre le disuguaglianze d’accesso e le disuguaglianze territoriali.

Per la parità di genere: in un Paese in cui è ancora di 18 punti percentuali il divario nel tasso di occupazione tra uomini e donne, servono investimenti pubblici in infrastrutture sociali, politiche per la conciliazione vita-lavoro e la parità salariale.

Per la mobilità intergenerazionale: in un Paese in cui 1 giovane su 4 è a rischio povertà ed esclusione sociale e il suo destino è ancora fortemente condizionato dalla famiglia di origine, servono misure fiscali e dotazioni finanziarie che appianino i divari, e politiche di welfare che favoriscano l’emancipazione dei giovani.

I VINCITORI DEL PREMIO COMBATTERE LA DISUGUAGLIANZA – SI PUÒ FARE

In omaggio ai tanti che hanno già iniziato a prendersi cura del futuro perseguendo un presente illuminato, alle 12.00 di oggi, Oxfam Italia assegnerà il premio Combattere la disuguaglianza, si può fare, dedicato ad Alessandra Appiano, a Rosita Rijtano per il suo libro Insubordinati – Inchiesta sui rider, pubblicato da Edizioni Gruppo Abele, che ha saputo raccontare la Disuguaglianza proprio in un nuovo mestiere dove si manifesta con una evidenza che non tutti riescono a vedere o capire.

Un lavoro di servizio sempre più praticato che tuttavia dovrebbe spingere chi ne usufruisce per pigrizia, gioco o comodità, a porsi le necessarie domande su compensi, garanzie, diritti e tutele di chi lo rende. Emblematica a tal proposito è la voce di Yorgos (nome di fantasia): “Pretendiamo di non vivere più come schiavi”.

Menzione speciale invece per il reportage sulla malattia mentale Un cuore matto. E solo di Lavinia Nocelli, pubblicato su il manifesto nel giugno 2022, perché occuparsene come fa questa inchiesta serve a non spegnere mai la luce su quello che istituzioni e società civile potrebbero fare in concreto a loro volta per affrontarla e curarla, magari contribuendo a prevenirne cause ed effetti.

Il premio per le organizzazioni va poi a Large Movements per il podcast Oltre l’arcobaleno: storie di vita tra oppressione e libertà, pubblicato su Spotify, che racconta con efficacia, emozione e partecipazione l’odissea di Abdul e di molti altri verso l’Italia e un futuro d’integrazione senza discriminazioni.

Il riconoscimento speciale, dedicato alle aziende, viene invece assegnato a Reynaldi Cosmetici, fondata a Torino nell’80, come laboratorio di produzione di cosmetici naturali dalla dottoressa Maria Grazia Reynaldi, prima italiana a laurearsi in cosmetologia, e molto attenta a ricerca, welfare e sociale. Dalle collaborazioni nelle zone più povere dell’Africa, al conferimento di piccoli lavori manuali, ad associazioni di persone svantaggiate, grazie al progetto Drop House nel quartiere torinese Barriera di Milano, dove 1/4 dei residenti sono migranti, alla linea cosmetica Amàla, prodotta con ingredienti coltivati sui terreni confiscati alle mafie o nelle comunità, che offrono alle persone accolte una possibilità concreta di riscatto.

Dal 2019, la proprietà divide in percentuale gli utili con i lavoratori, e nel 2022 tale condivisione ha raggiunto il 50%.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI ALL’OXFAM FESTIVAL

L’Oxfam Festival proseguirà nel pomeriggio con Daniel Susskind, economista e autore di Un mondo senza lavoro (Bompiani), intervistato da Marianna Aprile, affermata conduttrice tv e caporedattrice del settimanale Oggi. Al centro dell’incontro il tema delle nuove sfide imposte dall’automazione e dall’intelligenza artificiale con i problemi correlati alla disuguaglianza, al potere e al senso delle nostre vite.

Sempre nel pomeriggio, si dibatterà sul grande tema degli ESG (Environmental, Social, Governance): una grammatica diventata sinonimo di sostenibilità per le aziende, con un pericoloso ritardo dell’Italia nell’affrontare in modo integrale le sfide delle tre aree ESG, troppo spesso trasformate in alibi per trascurare il cruciale fattore “S” di società, senza investire in modo intenzionale, misurabile e anche addizionale, nella dimensione umana dell’impatto del business.

Con Mario Calderini docente del Politecnico di Milano, Enrico Giovannini, Direttore scientifico di ASviS, Giovanna Gregori, Direttore Esecutivo Associazione delle Imprese Familiari – AIDAF, Giorgia Ceccarelli Business and Human Rights Policy Advisor, Oxfam Italia, Ylenia Tommasato, Direttrice Sviluppo Sostenibile Bolton Group e Paolo Iabichino, Direttore creativo, fondatore con Ipsos dell’Osservatorio Civic Brand.

Il 13 maggio, la 2a giornata del festival si aprirà invece alle 9.30, con la presentazione del libro C’è una fiaba anche per te dell’autrice ungherese Dorottya Rédai, con Maura Gancitano, filosofa, saggista e co- fondatrice di Tlon. A moderare l’incontro sarà Beatrice Masini, direttrice di divisione Bompiani.

Anche il sistema moda porterà il suo vissuto di disuguaglianze, rinnovando e aggiornando il progetto I was a Sari con il suo fondatore, Stefano Funari, la coordinatrice del progetto Manali Jayantilal Ghaghda e l’artigiana di Mumbai Kalpana Suresh Bomble, che condivideranno l’esperienza e il suo impatto di emancipazione, trasformazione ed empowerment.

Nel pomeriggio del Festival continuerà con l’incontro Politiche, idee e comportamenti per vincere la disuguaglianza. Una tavola rotonda che si interrogherà sul ruolo che può e deve avere la politica per invertire la rotta. Moderata da Simona Poli di Repubblica Firenze, si confronteranno: Linda Laura Sabbadini, Direttrice del Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica dell’Istat, Alessandro Bechini, Responsabile Programma Italia di Oxfam, Sara Funaro, Assessora al welfare del Comune di Firenze, Andrea Morniroli, Coordinatore Forum Disuguaglianze e Diversità, Serena Spinelli, Assessora al welfare della Regione Toscana, Maria Francesca Cellai, Consigliera INDIRE, Emiliano Fossi, parlamentare e membro della commissione Lavoro della Camera dei Deputati.

La parte finale del Festival si concentrerà infine sul cruciale tema dell’Acqua, con Ogni goccia conta. Partendo dalla fotografia del tragico impatto che guerre, cambiamenti climatici e disastri naturali hanno sulle popolazioni in paesi come Ucraina, Siria, Turchia o nelle regioni più povere dell’Africa, l’incontro ribadirà l’importanza di garantire acqua e servizi igienico-sanitari alle comunità più vulnerabili. Con le testimonianze di Monica Perosino, giornalista de La Stampa, autrice del libro La neve di Mariupol, Caterina Balivo, conduttrice televisiva e testimonial di Oxfam, Riccardo Sansone, responsabile dei programmi all’estero di Oxfam Italia e Giacomo Stefanini, Chief Water Giver & Founder di Wami, con la moderazione della giornalista Roberta Zunini.

La serata dalle 21 si chiuderà infine con il concerto a ingresso libero al Cinema La Compagnia con i Modena City Ramblers, Giancane, Giacomo Lariccia e i Kabila, con la presentazione affidata a Angelo di Benedetto di RTL 102.5.

Il programma completo del Festival è consultabile su: https://festival.oxfam.it/

La 2a edizione dell’Oxfam Festival è organizzata anche grazie al patrocinio e al contributo di Regione Toscana, Consiglio Regionale della Toscana, Città Metropolitana di Firenze; grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e grazie ai partner Coop, Lavazza, Princes Industrie Alimentari, Publiacqua e Valoritalia.

Per una lettura completa delle raccomandazioni di Oxfam il Manifesto Per un futuro di uguaglianza è
scaricabile QUI