Gli esodati «spariti»
Lettere Ill.mo Presidente del Consiglio Dott. Renzi, Ill.mo Ministro Poletti, Ill.mo Ministro Padoan, Vi scriviamo in quanto nella «settima salvaguardia» degli esodati prevista nella legge di stabilità, qualcosa non quadra. Il […]
Ill.mo Presidente del Consiglio Dott. Renzi, Ill.mo Ministro Poletti, Ill.mo Ministro Padoan,
Vi scriviamo in quanto nella «settima salvaguardia» degli esodati prevista nella legge di stabilità, qualcosa non quadra. Il ministro Poletti ha infatti parlato di 31.600 esodati salvaguardati, concludendo che il percorso finisce qui, facendo chiaramente capire che il problema esodati è risolto.
Ebbene, non è cosi e sopieghiamo perché. I dati Inps parlano di 49.500 unità da salvaguardare, pertanto se la salvaguardia è di 31.600 unità, vuol dire che 17.900 esodati sono per magia spariti; ma siccome la matematica non è un’opinione, se gli esodati salvaguardati sono 26.600, in questo caso vuol dire che ne sono spariti 22.900.
Inoltre Lei sig. ministro Poletti, parla di aver stanziato 2 miliardi per la salvaguardia di 31.600 esodati. Le ricordo che nel fondo esodati erano depositati 3 mld e 300 milioni avanzati dagli 11 mld e 600 mln in precedenza stanziati, di cui 500 mln dai risparmi delle precedenti salvaguardie 2013/2014. Perciò nessuno stanziamento era necessario, e se questo è accaduto, vuol dire che quei soldi hanno preso un’altra strada, usati per altri scopi.
Erano soldi sufficienti per la salvaguardia definitiva di 49.500 persone, pertanto non si capisce per quale motivo Vi ostinate a non volere, dopo 4 anni, risolvere definitivamente questa vicenda. In uno stato di diritto queste cose non dovrebbero accadere. Non si è mai visto che tutte le forze politiche si trovano d’accordo nel chiedere la soluzione del problema, e poi quando è il momento di risolverlo viene a mancare proprio quella volontà politica.
Sig. Ministro Poletti, sig. Ministro Padoan, sig. Presidente Renzi, voi state tentando di far sparire migliaia di esodati, di far morire di fame alcune migliaia di famiglie. Abbiamo tutti 60 anni e una dignità da difendere, con qualche acciacco, però non molleremo: chiediamo al governo ciò che lo stato ci ha rubato, la nostra pensione! Cordiali saluti
Giuliano Colaci, responsabile comitato esodati Roma