Il ritorno in presenza a scuola deve avvenire in sicurezza
Lettere Con il presente documento esprimiamo insieme ai colleghi di molti altri istituti romani disagio e perplessità in relazione alle condizioni della ripresa della didattica in presenza a partire da lunedì […]
Con il presente documento esprimiamo insieme ai colleghi di molti altri istituti romani disagio e perplessità in relazione alle condizioni della ripresa della didattica in presenza a partire da lunedì 18 gennaio.
Come docenti
riteniamo che la didattica in presenza sia indispensabile per un apprendimento efficace, una formazione adeguata della persona e una relazione educativa proficua, ma che l’attuale situazione epidemiologica, nel contesto strutturale ereditato da decenni di scarsi investimenti nella scuola, richieda cautela;
crediamo che “riaprire” le scuole superiori, in realtà sempre funzionanti e capaci di garantire la didattica fin dall’inizio della pandemia, sia un obiettivo comune a studenti, famiglie e docenti, ma è fondamentale che il ritorno in presenza avvenga in sicurezza, per assicurare alla comunità scolastica continuità fino alla fine dell’anno e all’intera società il contenimento dei contagi;
esprimiamo la preoccupazione per alcuni problemi tecnici come la difficoltà nelle connessioni e nell’areazione delle aule scolastiche durante il periodo invernale, l’orario di riscaldamento garantito ad oggi nelle sole ore del mattino, la carenza di collaboratori scolastici indispensabili sia per la sanificazione degli ambienti sia per garantire l’assistenza durante tutto il tempo scuola;
guardiamo con timore alla mancanza di un concreto piano operativo per l’adeguamento di un trasporto pubblico già carente per numero di linee e frequenza delle corse in un’area caratterizzata da una concentrazione di scuole in cui confluiscono alunni provenienti anche da lontano;
ci interroghiamo sul costo che comporterebbe per gli studenti e la didattica la ripresa delle lezioni in presenza inizialmente al 50%, poi dopo una sola settimana al 75%, con ingressi scaglionati in due turni, alle 8.00 e alle 10.00, e con un prolungamento fino a pomeriggio inoltrato che taglierebbe la possibilità di qualsiasi attività aggiuntiva scolastica o extrascolastica.
Chiediamo di essere ascoltati e coinvolti, insieme agli studenti e alle famiglie, nelle decisioni che ci riguardano, visto l’impegno finora profuso da tutte le componenti della comunità scolastica.
Auspichiamo che venga assicurato il rientro a scuola in una situazione di contagi contenuti e contestualmente ad un piano efficace per il tracciamento dei contagi.
Chiediamo che i tempi della campagna vaccinale siano migliorati in modo da arrivare ad un’ampia copertura entro l’inizio del prossimo anno scolastico, così da tornare a garantire la continuità dell’offerta formativa.
Segnaliamo inoltre che si continuano a formare classi con un numero molto elevato di studenti, fino a 30, quando la situazione di pandemia sarebbe un elemento in più e decisivo per attuare quella riduzione da tempo richiesta per esigenze didattiche.