La senatrice Liliana Segre ci scrive: Sì al concetto di «razza» ma contro il razzismo
Lettere Stimato Direttore, con riferimento all’articolo sul Suo giornale di giovedì 22 ottobre, in cui si richiama una mia dichiarazione di due anni fa circa l’opportunità di togliere la parola “razza” […]
Stimato Direttore,
con riferimento all’articolo sul Suo giornale di giovedì 22 ottobre, in cui si richiama una mia dichiarazione di due anni fa circa l’opportunità di togliere la parola “razza” dall’articolo 3 della nostra Costituzione, mi corre l’obbligo di una precisazione.
Se infatti in un’occasione mi espressi a favore della cassazione del termine successivamente, anche a seguito di una cordiale interlocuzione con il Presidente Giorgio Napolitano, ho preso a valutare diversamente gli argomenti a favore del suo mantenimento.
Mi sono infatti sempre più convinta che proprio quella parola, cifra dei crimini peggiori del ‘900, possa ancora svolgere una funzione di monito contro ogni ideologia razzista, discriminatoria, violenta.
La nostra Costituzione nasce da una guerra mondiale che oppose le potenze alleate ai regimi dell’odio e della morte; un concetto come “razza” rimane a ricordarcelo e a motivare il nostro impegno contro tutto ciò che esso evoca e ricorda.
In questi due anni ho a più riprese reso pubblico questo mio definitivo convincimento e approfitto della Sua ospitalità per ricordarlo anche ai lettori de “Il Manifesto”.
Grazie per l’ospitalità e cordiali saluti.
(dal manifesto in edicola il 24 ottobre 2020)