Naufragio in Calabria, Fratoianni: “Il governo la smetta con retorica e propaganda”
Lettere Quando il ministro dell’interno parla di “vocazione alle partenze”, “la disperazione non giustifica viaggi a rischi” siamo ben oltre la decenza
Quando il ministro dell’interno parla di “vocazione alle partenze”, “la disperazione non giustifica viaggi a rischio” siamo ben oltre la decenza. La smettano con la retorica e la propaganda.
È evidente la difficoltà in queste ore del governo: la propaganda quando si scontra con la realtà fa una misera fine. E quello che è accaduto sulla spiaggia di Cutro manda in frantumi qualunque posizione ideologica sulle migrazioni. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.
Tuttavia il nervosismo dei rappresentanti del governo – prosegue il leader di SI – non può travalicare il confine della decenza: sentire il ministro dell’interno parlare di “vocazione alle partenze”, “la disperazione non giustifica i viaggi a rischio”, quando poi sono parole relative a naufraghi provenienti da Afghanistan, Siria o Iraq, è offensivo nei confronti delle vittime.
È arrivato il momento che la smettano con la retorica, quando fanno la guerra a chi salva vite o quando fanno di tutto perché non ci siano canali regolari di ingresso e corridoi umanitari, e poi vorremo sapere quante reti criminali che organizzano questo commercio sono state colpite in Libia o in Turchia, quando invece sovvenzionano gli schiavisti e chi organizza i lager sulla terraferma. Ecco, il governo dia piuttosto risposte – conclude Fratoianni – a queste domande.