Opposizione alla guerra in Ucraina
Lettere Iniziativa del “digiuno di coerenza pacifista” (dedicato ad Antonia Sani) con presidi di sensibilizzazione che partono nel 2022 e si prolungano nel 2023. Si è svolto il presidio il 23 […]
Iniziativa del “digiuno di coerenza pacifista” (dedicato ad Antonia Sani) con presidi di sensibilizzazione che partono nel 2022 e si prolungano nel 2023.
Si è svolto il presidio il 23 gennaio e il 24 gennaio si terrà una assemblea online.
L’impegno del piccolo gruppo di manifestanti (tra i quali i digiunatori Alfonso Navarra, Ennio Cabiddu e Mino Forleo dei Disarmisti esigenti) è quello di riconvocarsi sistematicamente e costantemente ogni qualvolta il governo e il Parlamento si occupano delle decisioni sugli aiuti militari al governo ucraino.
Il 23 e il 24 gennaio 2023 alla Camera dei deputati si discute e si approva in via definitiva il DL 185/2022. Nella Gazzetta ufficiale del 2 dicembre 2022 appare sotto il titolo: “Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell’Ucraina”.
Il decreto in oggetto estende a tutto il 2023 il “metodo Draghi”, vale a dire decreti con elenchi secretati del Ministro della Difesa di concerto con Esteri e Mef, a sola conoscenza del Copasir, sarebbero sufficienti per autorizzare la concessione di aiuti militari in favore del governo ucraino. È, a parere delle/dei digiunanti e delle/dei presidianti, caratterizzati dalla significativa presenza delle donne di Wilpf Italia (in prima fila la presidente Patrizia Sterpetti subentrata alla scomparsa Antonia Sani), una procedura incostituzionale (non si risolvono le controversie internazionali con la guerra!) con illegale deroga alla legge 185 del 1990 sul commercio delle armi.
Questo presidio ha concretizzato il terzo passo della mobilitazione, dopo quelli del 13 dicembre 2022 (mozioni parlamentari) e del 10-11 gennaio 2023 (voto al Senato).
Gli interventi che si sono succeduti al microfono hanno commentato la notizia, appresa da indiscrezioni della stampa, che il sesto pacchetto di aiuti militari, nell’ambito giuridico del 185/2022, includenti i Samp-T (dopo i cinque “sotto Draghi” già stimati per un probabile miliardo di costi), sarebbe già pronto (verrebbe varato il 26 gennaio) secondo gli indirizzi concordati al vertice svoltosi il 20 gennaio a Ramstein.
Ed hanno rilevato che la questione dei carri armati emersa al vertice di Ramstein dei 50 paesi supportanti militarmente il governo ucraino è legata alla decisione politica da parte di Nato & partners di aiutare Kiev nella controffensiva, fino a una possibile riconquista della Crimea. Questo obiettivo è ormai considerato come il “vincere la guerra per ottenere una pace giusta “.
Da parte russa ci si sta muovendo analogamente con una mobilitazione massiccia di truppe e di mezzi. Lo scioglimento del ghiaccio sul terreno dovrebbe portare in primavera a un grande scontro di forze corazzate lanciate le une contro le altre, una “battaglia dei giganti” in stile seconda guerra mondiale. Questa escalation significa che la guerra si fa di lunga durata implicando il riaffacciarsi del rischio nucleare. Ogni ipotesi anche solo di armistizio in stile coreano, cui dovrebbero seguire negoziati di pace per tutto il tempo occorrente, viene in tal modo evaporata.
Il quadro potrebbe cambiare nel caso di un accordo Usa – Cina che ha le sue grandi difficoltà nel momento in cui viene lanciata la guerra economica contro il dragone ponendo l’embargo dei chip avanzati. Mentre succede tutto questo, e c’è da ritornare a preoccuparsi e financo a spaventarsi per una escalation già decisa che può sfuggire ad ogni controllo, ci si rammarica che solo Disarmisti esigenti & partners (Wilpf Italia in primo luogo) sono stati a mobilitarsi oggi contro il decreto legge che darà la cornice giuridica al sesto pacchetto di aiuti militari (varato probabilmente giovedì 26 gennaio, Samp-t eccetera), cui seguirà, stante le dinamiche politiche attuali, un settimo, un ottavo…
Ci si dà appuntamento il 24 gennaio 2023 dalle ore 16:00 alle ore 19:00 con una Assemblea on line: “Come proseguire una strategia nonviolenta di opposizione alla guerra con il “popolo della pace”che coinvolge il “popolo” tout court“.
Si tratta di focalizzare la risposta al bisogno di un polo attrattivo capace di ascolto, di dialogo e di organizzazione rispetto alla volontà pacifista della maggioranza delle italiane e degli italiani.
Questo che ora segue è il link alla piattaforma Zoom per connettersi il 24 gennaio: