Lettere

Riunione dei partiti europei contro la guerra, l’invio di armi, le sanzioni, per la pace e per una soluzione diplomatica del conflitto

Lettere 3 APRILE, h. 10:00, The Hive Hotel, Roma Parteciperanno: Ione Belarra, Segretaria Generale di Podemos e Ministra dei Diritti Sociali e Agenda 2030 (Spagna) Manu Pineda, europarlamentare di PCE – […]

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3 APRILE, h. 10:00, The Hive Hotel, Roma

Parteciperanno:

Ione Belarra, Segretaria Generale di Podemos e Ministra dei Diritti Sociali e Agenda 2030 (Spagna)

Manu Pineda, europarlamentare di PCE – Unidas Podemos (Spagna)

Michele Daniele, PTB (Belgio)

Gael De Santis, PCF (Francia)

Christian Rodriguez, La France Insoumise (Francia)

Ertugrul Kürkcü, presidente onorario HDP (Turchia)

Katerina Anastasiou, Partito Comunista Austriaco (KPO) /Transform Europe (Austria)

Claudia Haydt, Die Linke (Germania)

Alexander Batov, RotFront (Russia)

Si terrà a Roma il 3 aprile alle ore 10:00 presso The Hive Hotel il “Forum Europeo contro la Guerra”.

Tra i promotori Luigi de Magistris con Dema, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista e la componente parlamentare ManifestA che chiamano a raccolta diversi esponenti dei partiti europei che in queste settimane si stanno battendo contro la guerra del Governo russo, l’invio della armi, le sanzioni, per la pace e per una soluzione diplomatica al conflitto.

L’obiettivo principale è far sentire la voce di chi vuole costruire un’Europa di pace non asservita agli interessi militari della Nato.

Per l’accoglienza di tutti i rifugiati che scappano dalle guerre, rifiutando il vergognoso “doppio standard” occidentale.

Perché non venga speso più un solo euro per le spese militari, quando la sanità, la scuola, la ricerca necessitano di investimenti importanti che si attendono da tempo.

Per impedire che l’economia di guerra ricada con enormi costi sociali sulle fasce popolari e che interrompa la transizione ecologica con il folle tentativo di ritornare al nucleare e al carbone.

Per l’abolizione degli armamenti nucleari, per fermare la minaccia di escalation militare e per l’abolizione della NATO.

Per una vera sicurezza e pace internazionale occorre tornare a sedersi ai tavoli e avere il coraggio di riscrivere gli equilibri internazionali lavorando per mettere al bando il ritorno sulla scena della violenza istituzionalizzata.

Soprattutto ribadire la solidarietà al popolo ucraino, al popolo russo e tutti i popoli costretti a vivere con la barbarie della guerra.