Tremonti e la cultura
Lettere Gentile direttrice, ho letto con interesse l’intervista fatta da Teodoro A. Synghellakis e Fabio Veronica Forcella «alla ministra greca della Cultura» e pubblicata sul Suo giornale sotto il titolo: «Il […]
Gentile direttrice, ho letto con interesse l’intervista fatta da Teodoro A. Synghellakis e Fabio Veronica Forcella «alla ministra greca della Cultura» e pubblicata sul Suo giornale sotto il titolo: «Il Partenone è il simbolo della democrazia».
La quinta domanda formulata dai due intervistatori è la seguente: «In Italia, è rimasta celebre la frase “con la cultura non si mangia”, pronunciata da Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia del governo Berlusconi. Come giudica queste parole?». Segue la più che ovvia risposta: «Non sono assolutamente d’accordo, etc».
Al riguardo mi permetto di notare che la frase citata non solo non l’ho mai pronunziata, ma l’ho sempre e sistematicamente smentita a mezzo stampa. Così che, proprio in base alla legge sulla stampa, esercito con la presente il diritto a una citazione corretta e comunque a una rettifica. Con i miei migliori saluti
Giulio Tremonti
In effetti, molti giornali l’8 ottobre 2010 raccontarono un duro scontro tra gli allora ministri Sandro Bondi (Beni culturali) e Tremonti (Economia) sui tagli alla cultura del governo Berlusconi. La «Repubblica», ad esempio, attribuì al ministro Tremonti la frase: «C’è la crisi, non è che la gente la cultura se la mangia». Oggi come allora, Tremonti smentì di averla mai pronunciata, dichiarando all’Ansa il 9 ottobre che «una simile frase non fa parte del mio modo di pensare e di parlare». (m.ba.)