Lettere

Un’assemblea cittadina per la difesa e l’attuazione della Costituzione

Lettere Un gruppo di cittadini palermitani, oggi non iscritti ad alcun partito ma impegnati da tempo, a vario titolo, nella società civile (docenti universitari, insegnanti e dirigenti scolastici, esponenti dei movimenti […]

Pubblicato più di un anno fa

Un gruppo di cittadini palermitani, oggi non iscritti ad alcun partito ma impegnati da tempo, a vario titolo, nella società civile (docenti universitari, insegnanti e dirigenti scolastici, esponenti dei movimenti sociali per l’ambiente, per i beni comuni e contro la mafia, avvocati, medici, ex dirigenti sindacali, funzionari della pubblica amministrazione e del ministero della giustizia) sono i primi firmatari di un documento/appello per la difesa e l’attuazione della Costituzione, lanciato in occasione del 25 aprile, che sta raccogliendo centinaia di firme in tutto il Paese.

Nel documento si constata che, con il governo più di destra della storia dell’Italia repubblicana, ci si trovi di fronte a un “disegno di restaurazione autoritaria sul piano socio-economico, istituzionale e culturale, che punta, più o meno esplicitamente, a stravolgere la nostra Costituzione”: dal decreto anti-rave alla regolamentazione delle ONG; dalla dichiarazione dello stato di emergenza per gli sbarchi al decreto che restringe la protezione speciale per i migranti; dalla manovra di bilancio al DEF; dalla riforma fiscale non progressiva agli incentivi all’evasione; dalla cancellazione del reddito di cittadinanza alla precarizzazione del lavoro.

Ma il progetto più ambizioso del governo e della sua maggioranza viene individuato nel cambiamento della forma di Stato e della forma di governo: il regionalismo differenziato, che accentua le diseguaglianze territoriali tra Nord e Sud del Paese e rompe il modello universalistico e solidaristico del welfare; e una qualche forma di Presidenzialismo plebiscitario, che subordina al potere esecutivo il potere del Parlamento e il potere giudiziario. In questa cornice si colloca la riforma della giustizia prospettata dal ministro Nordio, che tende a ridurre le garanzie di autonomia e indipendenza della magistratura.

Se a tutto ciò si aggiunge il progetto meloniano di un “europeismo conservatore”, in alleanza con i paesi del gruppo di Visegrad, subordinato al Patto Atlantico e agli USA, in contraddizione sostanziale con la Costituzione che “ripudia la guerra”, si rischia davvero una trasformazione strisciante del nostro sistema democratico in senso autoritario, in una “democratura” simile a quella polacca o ungherese.

Da qui l’appello alle forze democratiche e progressiste perché convergano nella battaglia di opposizione a questo disegno e, in particolare, a tutte le espressioni dell’associazionismo e del volontariato laico e religioso, che già operano nei territori per attuare concretamente i valori della Carta, con l’obiettivo di difendere e sviluppare quel modello di democrazia progressiva configurato dalla nostra Costituzione, per farla vivere nella società.

N.B. Si allega il documento/appello con i primi firmatari e le adesioni al 4 giugno.

Assemblea cittadina

Introduce:
Claudio Riolo – Politologo, già docente Università di Palermo

Intervengono:
Leonardo Alagna – Presidente
Associazione Moto Perpetuo
Marina Allotta – già dirigente CGIL
Federico Butera – Fisico, prof. emerito Politecnico di Milano
Giusto Catania – Dirigente scolastico
Valentina Chinnici – CIDI e Deputata Assemblea Regionale Siciliana
Enrico Colajanni – Presidente di Libero Futuro
Alessandra Dino – Sociologa, docente Università di Palermo
Daniela Dioguardi – Biblioteca delledonne, UDI Palermo
Vincenzo Gervasi – avvocato
Alessandro La Grassa – Presidente CRESM
Antonella Leto – Attivista per l’ambiente e i beni comuni
Ernesto Melluso – Medico
Fausto Melluso – Presidente Arci Palermo
Giancarlo Minaldi – Politologo, docente Univ, Kore di Enna
Salvatore Nicosia – Presidente Istituto Gramsci Siciliano
Rosario Rappa – Responsabile Legalità CGIL di Palermo
Mario Ridulfo – Segr. Gen. Camera del Lavoro di Palermo
Antonio Riolo – già dirigente CGIL
Alessandra Sciurba – Filosofa del diritto, coord. CLEDU, Univ. di Palermo
Armando Sorrentino – Vicepresidente Anpi Palermo