Lettere

Via Crucis al femminile contro gli atti di femminicidio

Lettere Venerdì 26 marzo a Sant’Antimo, singolare iniziativa di Caritas Aversa, Associazione “Dadaa Ghezo” e il gruppo di donne “Elle(s)”  Sensibilizzare alle sempre attuali, dolorose problematiche degli atti di femminicidio: con […]

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Venerdì 26 marzo a Sant’Antimo, singolare iniziativa di Caritas Aversa, Associazione “Dadaa Ghezo” e il gruppo di donne “Elle(s)”

 Sensibilizzare alle sempre attuali, dolorose problematiche degli atti di femminicidio: con questo intento la Caritas Diocesana di Aversa, l’Associazione “Dadaa Ghezo Nouvelle Formule”, il gruppo di donne Elle(s), l’Ordine Francescano dei Frati Minori di S.Antimo e la Caritas Domus S. Francesco della Parrocchia di S.Antimo hanno concepito e organizzato un’interessante iniziativa per il 26 marzo 2021. Venerdì prossimo infatti, alle ore 18.30, il Santuario S. Antimo Prete e Martire – in Sant’Antimo – ospiterà una singolare Via Crucis: protagoniste delle varie stazioni saranno esclusivamente le donne, ognuna con la propria storia di sopruso, sofferenza e salvezza. “La quattordicesima stazione contemplerà la testimonianza di Caterina, la donna di Frattamaggiore che ha vissuto la terribile esperienza di essere stata perseguitata dal suo ex marito”, informa Roger S. Adjicoude, responsabile dell’area Immigrazione della Caritas di Aversa.

Nato dalla lettura partecipata del poemetto “26 tribute to the twenty-six dead women “di Giancarlo Cavallo, Elle(s) è un gruppo di donne dedicato alle 26 donne morte nel Mediterraneo e sbarcate a Salerno il 5 novembre 2017, ma si propone di coltivare la memoria di tutte le vittime della terribile tragedia dell’immigrazione clandestina.  “Ad oggi, dall’inizio dell’anno sono già 14 le vittime di femminicidio nel nostro paese. Attraverso attività di sensibilizzazione e prevenzione sul fenomeno della violenza sulle donne e sui minori, il nostro gruppo punta a favorire la promozione sociale al femminile: il nostro impegno è finalizzato ad instillare nella comunità un netto cambiamento culturale, decisivo perché si possa giungere ad una concreta parità di genere”.

L’iniziativa si svolgerà in presenza, ma coinvolgerà un numero limitato di partecipanti e nel pieno rispetto dei protocolli previsti dalle normative anti Covid-19.