Vogliamo la luna
Lettere Cari e care, molte cose stanno cambiando velocemente e ci chiamano ad un impegno più forte. Mentre la pandemia non accenna a placarsi in Italia e in Europa, anche la […]
Cari e care,
molte cose stanno cambiando velocemente e ci chiamano ad un impegno più forte.
Mentre la pandemia non accenna a placarsi in Italia e in Europa, anche la grande speranza del vaccino continua a trovare ostacoli sul suo cammino: ritardi ingiustificabili, logiche di mercato sui brevetti, stop and go sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca.
Ce ne siamo occupati molto in questi mesi, spingendo insieme a centinaia di associazioni e decine di migliaia di cittadini europei affinché i brevetti sui vaccini vengano sospesi, per mettere tutti in condizione di produrli più velocemente e a basso costo, per uscire velocemente dall’incubo della pandemia.
Lo abbiamo fatto perché è giusto, ma soprattutto perchè sappiamo che paura, stanchezza, timore e disperazione sono ancora i sentimenti prevalenti nel cuore e nella testa di milioni di persone, costrette a subire anche gli effetti economici devastanti di questa nuova crisi. Sappiamo che dobbiamo trasformare questi sentimenti negativi in un’azione comune per salvare il paese e il pianeta.
Ora più che mai.
Eppure la gravità della situazione non ha fermato chi in Italia è preoccupato al contrario soprattutto di impedire che la politica stabilisca questo diverso ordine di priorità, capace di mettere la salute prima dei profitti, di porre una vera conversione ecologica al centro del modello di sviluppo, di dare forza alle politiche per la redistribuzione della ricchezza.
Una manovra politica aggressiva e spregiudicata, spinta dal potere economico e finanziario, ha strumentalizzato l’emergenza sanitaria e fatto cadere il Governo Conte II, travolgendo le forze che lo avevano sostenuto con lealtà.
Quel che è venuto dopo, il Governo Draghi, con la presenza di ministri e sottosegretari della destra nazionalista e irresponsabile, è stato raccontato come ‘il governo dei migliori’, ma sta già dimostrando di essere lontano dai bisogni e dalle aspettative del paese reale.
Sinistra Italiana si è opposta. Abbiamo, dopo una sofferta discussione democratica, scelto di non starci, di non fingere che fosse inevitabile, di non accodarsi alla narrazione interessata di chi fino a oggi ha parlato di continuità, di esecutivo istituzionale, di responsabilità.
Si deve avere il coraggio della verità, e questo oggi significa riconoscere che il Governo Draghi è nato per rovesciare il senso di quello che l’aveva preceduto e stroncare il potenziale di cambiamento che l’alleanza fra sinistra, PD e M5S portava con sé.
Lo si è visto dalle prime mosse, dalle nomine di Ministri e Sottosegretari.
Lo si può osservare nella crisi che ha subito innescato nel PD, con le dimissioni di Zingaretti e l’avvio di un ciclo nuovo, guidato da Letta, i cui contorni non sono ancora definiti. Lo si capisce dal nuovo protagonismo di Salvini e della destra, che occupa lo spazio mentre gli altri si perdono nei loro conflitti interni.
A PD e M5S noi diciamo che non è obbligatorio arrendersi a tutto questo, ma che si deve invece riprendere subito il filo di un discorso che in tanti vorrebbero spezzato.
Dobbiamo rimettere al centro un progetto comune che abbia come obiettivi la giustizia sociale e ambientale, le libertà e i diritti civili, per combattere le disuguaglianze, il surriscaldamento globale e ogni forma di discriminazione e violazione dei diritti umani.
Possiamo farlo insieme a partire dalle prossime amministrative e in Parlamento, lavorando perché prevalga il libero confronto delle idee e non la linea della fedeltà cieca al Governo.
Vogliamo guardare alle elezioni che verranno, quando sarà necessario scegliere da che parte stare e sconfiggere quella destra che ora è purtroppo in alcuni Ministeri importanti del Governo.
A tutti voi chiediamo quindi di aiutarci. Se avremo successo, se le nostre proposte cresceranno nel consenso del paese, se sapremo dimostrare che un’alternativa è possibile, allora sarà più facile uscire bene da questa brutta situazione.
Vaccino bene comune, sanità e scuola pubbliche e gratuite, patrimoniale e progressività fiscale, reddito minimo e dignità del lavoro, contrasto ai cambiamenti climatici e tutela dei beni comuni: queste sono solo alcune delle battaglie che vogliamo condurre nei prossimi mesi.
Ci stiamo riorganizzando per farlo, dopo la recente conclusione nel nostro percorso congressuale, e tra pochissime settimane saremo in condizione di mettere in campo campagne e battaglie, un rinnovato lavoro nella società, pensato per parlare con il paese reale.
Ti chiediamo di condividere con noi le tue energie, di darci una mano ad organizzare questo lavoro, di iscriverti a Sinistra Italiana e partecipare alla vita della nostra comunità.
Sono in molte centinaia ad aver già fatto questa scelta e decine di migliaia quelli che ogni anno donano il 2×1000 in dichiarazione dei redditi con il codice T44 per sostenere la nostra attività politica e sociale: non dimenticare di farlo anche tu e di avvertire i tuoi conoscenti e familiari.
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Domenica scorsa si è tenuta una partecipata assemblea dei nuovi iscritti nell’anno 2021: è stato un modo per cominciare a conoscersi in questa comunità politica che cresce così velocemente. Durante il dibattito sono emerse idee e competenze di grande valore, a cui dobbiamo dare spazio e forza nei prossimi mesi.
E domenica prossima si terrà l’assemblea di presentazione dell’Unione dei Giovani di Sinistra, un progetto nato dal basso, da ragazzi e ragazze che hanno scelto di auto-organizzarsi attraverso i social per dare più forza alle battaglie per la giustizia sociale, la transizione ecologica e le libertà di tutte e tutte.