Europa

L’eurocrazia di Juncker guarda alla «superclass»

Poteri forti/1 Gli alti funzionari delle istituzioni europee sono ormai diventati un’élite sovranazionale autonoma e corporativa. La Bce dà i soldi solo alle banche. E il calo di fiducia nelle istituzioni Ue non si ferma

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 14 novembre 2014
Quando il 4 novembre scorso dichiarava: «Non sono il capo di una banda di burocrati», il neo-presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker non stava replicando alle illazioni sulla vigilanza bancaria di qualche pericoloso euroscettico, ma alle spavalde dichiarazioni del premier di un Paese fondatore della Comunità europea. Quel Matteo Renzi che pochi giorni prima Susanna Camusso aveva etichettato come un’«espressione dei poteri forti», gli stessi evocati da Palazzo Chigi già a settembre. Se dunque i poteri forti sono sempre gli altri, agitare il loro spauracchio, senza ulteriori precisazioni, è inutile o dannoso. Meno sterile è interrogarsi sui motivi che...

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