L’Europa addestrerà le polizie dei regimi a spiare le comunicazioni
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L’Europa addestrerà le polizie dei regimi a spiare le comunicazioni

Europa La nuova Accademia europea di polizia formerà il personale di sicurezza di una lunga serie di paesi da tempo sotto accusa per violazioni dei diritti umani. Tra questi, Libia, Azerbaigian, Marocco ed Egitto
Pubblicato più di un anno faEdizione del 4 marzo 2023
Aiutarli. Aiutare però a portarli nei commissariati, nelle caserme delle polizie. Nei loro commissariati, nelle loro caserme. A Tripoli, in Libia. O ad Erevan, Armenia, dove “le torture sono perpetrate in completa impunità”, come scrive il rapporto dell’anno scorso di Human Rights Watch. O a Baku, Azerbaigian, dove “i maltrattamenti in custodia sono dilaganti”. E via dicendo. Aiutarli. Viene definito così il compito che si è assegnato la nuovissima Accademia europea di polizia, che fino a ieri si chiamava Cepol. Fornirà assistenza e “formerà personale” ad una lunga serie di paesi, quasi tutti nell’elenco delle nazioni sotto accusa per violazione...

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