Scuola
L’Europa boccia l’Italia sul precariato
Dipendenti Pubblici Sentenze esemplari dalla Corte di Giustizia a Lussemburgo, potrebbero essere estese a 250 mila precari nel pubblico. Entro settembre quella sulla scuola
Dipendenti Pubblici Sentenze esemplari dalla Corte di Giustizia a Lussemburgo, potrebbero essere estese a 250 mila precari nel pubblico. Entro settembre quella sulla scuola
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 7 gennaio 2014
Con due sentenze del 12 dicembre la Corte di Giustizia europea con sede in Lussemburgo ha bocciato la legislazione italiana che nega il riconoscimento delle tutele dei precari della pubblica amministrazione. La prima ordinanza, chiamata con il nome del ricorrente «Carratù», riguarda un contenzioso con le Poste. Azienda ormai privatizzata, che si permette di entrare nel capitale azionario di Alitalia versando 75 milioni di euro, le Poste si comportano come qualsiasi altra amministrazione statale che assume un esercito di circa 250 mila lavoratori a cottimo: licenzia e riassume con contratti precari 133 mila persone nella scuola, 30 mila nella sanità,...