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L’Europa letteraria, avventura per superare i blocchi

L’Europa letteraria, avventura per superare i blocchiGiancarlo Vigorelli in un ritratto anni sessanta di Alfredo Libero Ferretti

Riviste del dopoguerra La rivista fondata nel 1960 dal cattolico Giancarlo Vigorelli, del quale Aragno ha raccolto gli interventi, diffuse in piena Guerra fredda una sorta di neo-umanesimo degli scrittori

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 6 febbraio 2022
Da tre anni era stata istituita la Comunità economica europea quando uscì il primo numero di una rivista che avrebbe avuto durata quinquennale: «L’Europa letteraria». Fondata e diretta da Giancarlo Vigorelli (1913-2005) insieme al manager-scrittore americano di origini napoletane Domenico Javarone, cui in seguito si unì l’inattendibile Davide Lajolo, ebbe cadenza bimestrale dal 1960 alla primavera 1965 e produsse venticinque fascicoli. Era articolata in tre sezioni: alla preminente dedicata alla letteratura fu aggiunta dal terzo numero un’«Europa artistica» e dal n. 9-10 del 1961 un’esile «Europa cinematografica». Un volume curato da Martina Vodola riunisce tutti gli interventi del dinamico ideatore...

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