Politica
L’Europa obietta l’Italia
Aborto Il Consiglio d’Europa condanna lo Stato italiano per la violazione del principio di non discriminazione e del diritto delle donne alla salute. «L’elevato e crescente numero di medici obiettori di coscienza impedisce la corretta applicazione della legge 194». La ministra Lorenzin finge di non sapere e respinge le accuse. Con gli stessi argomenti del Vaticano
Firenze, manifestazione dell'8 marzo – Aleandro Biagianti
Aborto Il Consiglio d’Europa condanna lo Stato italiano per la violazione del principio di non discriminazione e del diritto delle donne alla salute. «L’elevato e crescente numero di medici obiettori di coscienza impedisce la corretta applicazione della legge 194». La ministra Lorenzin finge di non sapere e respinge le accuse. Con gli stessi argomenti del Vaticano
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 9 marzo 2014
Violazione del diritto alla salute delle donne e del principio di non discriminazione. La condanna dell’Italia da parte del Consiglio d’Europa, che questa volta arriva per la mancata applicazione dell’articolo 9 della legge 194 sull’aborto «a causa dell’elevato e crescente numero di medici obiettori di coscienza», è chiara. E nota al governo italiano almeno da quattro mesi, ormai (un tempo tecnico, di embargo della condanna, concesso per contestare il provvedimento e/o riparare alla violazione). Ma la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, che pure ricopre quell’incarico dal 28 aprile dell’anno scorso, ieri sembrava caduta dal pero e con una nota formale...