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L’europeismo, libero e dal basso, dei giovani cervelli
In gran parte dell’opinione pubblica è assai diffuso un atteggiamento che considera quanto accade negli assetti dell’Unione europea come qualcosa di distante, che non influisce direttamente sulla vita dei cittadini […]
In gran parte dell’opinione pubblica è assai diffuso un atteggiamento che considera quanto accade negli assetti dell’Unione europea come qualcosa di distante, che non influisce direttamente sulla vita dei cittadini […]
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 10 gennaio 2020
In gran parte dell’opinione pubblica è assai diffuso un atteggiamento che considera quanto accade negli assetti dell’Unione europea come qualcosa di distante, che non influisce direttamente sulla vita dei cittadini del Vecchio continente (e delle sue isole). Semmai attraverso meccanismi macroeconomici attinenti al commercio e ai mercati, oppure, nelle aree interessate, in conseguenza di delicati equilibri politici come il confine tra le due Irlande. E lo strappo clamoroso della Gran Bretagna non fa eccezione. La decisione del parlamento inglese di chiudere con il 2020 la piattaforma ed il programma Erasmus+ ,con le innumerevoli proteste che l’hanno seguita, squarcia questa percezione...