Europa

L’evaporazione dei gilet gialli

L’evaporazione dei gilet gialliDue immagini della Maison du Peuple St Nazaire – foto di Luca Centola

Francia Ha paralizzato la Francia per oltre sei mesi, tutti i fine settimana. Ma due anni dopo la sua rabbiosa esplosione sociale cosa resta del movimento che ha fatto tremare Macron? Nulla

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 6 settembre 2020
«All’inizio era un bel movimento. Avevano ragione. Qui non se ne può più di sopravvivere. Poi, però, sono cominciate le violenze. Sicuramente c’erano degli infiltrati. Non so chi ci fosse dietro. Forse lo Stato, l’esercito, i servizi. Ma c’erano infiltrati e servivano a screditare i gilet gialli». E’ bastato arrivare a Bordeaux e salire su un taxi perché il conducente, un quarantenne poliglotta, cominciasse a raccontare quello che per lui è stato il movimento dei gilet gialli. Una mobilitazione talmente fluida da sfuggire alle interpretazioni degli analisti che hanno provato, inutilmente, a spiegare quello che non conoscevano: il malessere di...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi