Alias Domenica

Levine, apologhi e humor del poeta operaio

Levine, apologhi e humor del poeta operaioUna Polaroid anni settanta di Walker Evans

Levine Detroit, la classe operaia, la guerra civile spagnola: solo dopo la morte arriva in italiano Philip Levine, cresciuto alle catene della Ford e alle «scuole» di Whitman e Berryman

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 24 maggio 2015
«Certe cose», scrive Philip Levine in The Simple Truth (1994), la lirica che oggi sembra imporsi alla memoria come la sua più rappresentativa, «le sai da tutta la vita. Sono così semplici e vere che devono essere dette senza eleganza, metro o rima, / devono esser messe sul tavolo accanto alla saliera, / al bicchiere dell’acqua, / all’assenza di luce che si addensa / nelle ombre delle cornici dei quadri, devono essere nude e sole, devono stare per se stesse». Sono versi che dichiarano un’ars poetica di spoglia laconicità, di una quasi rinuncia della parola a tradurre le realtà più...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi