Alias Domenica
Lewis Carroll sfida i limiti del nonsense
Scrittori inglesi Due trame simultanee lasciano infiltrare nella fiaba un pathos realistico, mentre dissolvenze di luoghi e persone si mescolano come in sogno: da Einaudi, «Sylvie e Bruno», figli del Re Oberon
Harry Furniss, «A Changed Crocodile», 1889, illustrazione realizzata per la prima edizione inglese di «Sylvie and Bruno», edita da Macmillan
Scrittori inglesi Due trame simultanee lasciano infiltrare nella fiaba un pathos realistico, mentre dissolvenze di luoghi e persone si mescolano come in sogno: da Einaudi, «Sylvie e Bruno», figli del Re Oberon
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 13 giugno 2021
Tempi beati – verrebbe da dire parafrasando la celebre apertura di Lukács in Teoria del romanzo – quelli in cui era la pagina scritta a offrire la mappa di tutti i sentieri, percorsi, cunicoli e divagazioni della mente. Quando i segni vergati sulla carta erano come i sassolini di Pollicino nella fiaba di Perrault, e l’atto della lettura consisteva nel raccoglierli, uno a uno, certi di attraversare con il loro aiuto tutti i gradi dell’incantesimo, della paura, dell’amore. Naturalmente non c’è una data che marchi la caduta di questo patto comunicativo tra «libro» e «io», ma in Sylvie e Bruno...