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«L’ex Ilva non inquina». Il Consiglio di stato fa ripartire l’acciaieria

«L’ex Ilva non inquina». Il Consiglio di stato fa ripartire l’acciaieriaUn'immagine dell'acciaieria di Taranto – Foto Ansa

La Sentenza Il verdetto (atteso) è basato sulla motivazione che «non c’erano requisti d’emergenza per l’ordinanza di spegnimento del sindaco». La giustizia amministrativa dà ragione a azienda e governo. I sindacati: ora subito un piano sostenibile

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 24 giugno 2021
Il verdetto che ridà il via libera all’acciaieria di Taranto era talmente atteso che la notizia sparisce dai media già a metà pomeriggio. Il Consiglio di Stato ha impiegato quasi tutti i 45 giorni a disposizione dall’udienza del 13 maggio – sarebbero scaduti nel weekend – per esprimere il proprio verdetto. SESSANTADUE PAGINE che ricostruiscono la lunga vicenda dell’ordinanza del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e ne sconfessano i requisiti di emergenza, ribaltando la sentenza del Tar della Puglia. I giudici di palazzo Spada, organo di appello inemendabile della giustizia amministrativa, quarta sezione, hanno disposto l’annullamento della sentenza del Tar...

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