Internazionale

L’Fmi ordina i tagli, Tunisi obbedisce: è sciopero di massa

L’Fmi ordina i tagli, Tunisi obbedisce: è sciopero di massaLo sciopero dei dipendenti pubblici tunisini ieri per le strade della capitale – Afp

Tunisia Nelle piazze del paese 670mila dipendenti pubblici e cittadini per l’aumento del salario. La più grande mobilitazione da 5 anni contro il governo accusato di riforme di austerity per non perdere i prestiti del Fondo monetario internazionale

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 23 novembre 2018
La Tunisia torna in piazza, in massa, a dieci giorni dall’ennesimo rimpasto di governo, ottenuto dal premier Youssef Chaled per il rotto della cuffia. Una fiducia sudata, dopo ore di discussione e a cui Nidaa Tounes, parte (finora) della coalizione capeggiata da Ennahda, non ha nemmeno partecipato. Ieri la prima sfida l’hanno lanciata 670mila dipendenti pubblici tunisini: uno sciopero generale partecipatissimo (ha aderito il 95% dei lavoratori, affiancati da decine di migliaia di persone in tutto il paese) che rimette sul tavolo una questione centrale e inevasa, l’aumento del salario. A fronte di un’inflazione rampante e l’incremento costante del costo...

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