Europa
Lgbtqi, per Strasburgo l’Italia è come l’Ungheria
Il Parlamento europeo condanna il governo Meloni, con Varsavia e Budapest, in una risoluzione contro le leggi omofobiche dell’Uganda. Il Ppe si spacca sul testo per la depenalizzazione universale dell’omosessualità
La sede della Commissione europea a Bruxelles illuminata in sostegno della giornata mondiale per i diritti Lgbt – Gettyimages
Il Parlamento europeo condanna il governo Meloni, con Varsavia e Budapest, in una risoluzione contro le leggi omofobiche dell’Uganda. Il Ppe si spacca sul testo per la depenalizzazione universale dell’omosessualità
Pubblicato più di un anno faEdizione del 21 aprile 2023
L’Italia, l’Ungheria e la Polonia sono le pecore nere dell’Europa riguardo ai diritti e al rispetto delle persone Lgbtqi. O meglio: lo sono i loro «influenti leader politici e governi» attuali, che diffondono la «retorica anti-diritti, anti-gender e anti-Lgbtiq». Il Parlamento europeo in seduta plenaria, ieri a Strasburgo, lo ha scritto nero su bianco in un emendamento presentato dai Verdi alla risoluzione per la depenalizzazione universale dell’omosessualità, varata alla luce dei recenti sviluppi in Uganda. ALLA «FORTE CONDANNA» della legge che in Uganda introduce la pena di morte, l’ergastolo e più di 20 anni di carcere per i “reati di...